Cremona
A Cremona fra arte e musica
L'itinerario di visita si può svolgere in mezza
giornata (2 o 3 h) o in una giornata intera a seconda
dei monumenti che si vogliono inserire:
Visita a Palazzo Fodri (esterno) e alla Piazza del Comune con i
monumenti che si affacciano: Duomo (esterno e interno), Battistero
(esterno, interno*), Loggia dei Militi (esterno), Palazzo Comunale
(esterno e eventualmente visita alle sale di rappresentanza interne),
Torrazzo (esterno e, eventualmente, salita*), Giardini di Piazza Roma con la tomba di Antonio
Stradivari e la zona dell'ex quartiere dei liutai.
A richiesta può essere aggiunta la visita a:
- Museo del Violino*:
inaugurato il 14 settembre 2013, custodisce le maggiori testimonianze
dell’arte liutaria cremonese a partire da una preziosa raccolta
che comprende strumenti ad arco realizzati dai più importanti
liutai di Cremona: Amati, Guarneri, Stradivari, Ceruti, Sacconi.
Tra
gli elementi di pregio vi è anche la raccolta di 700 pezzi tra
forme, disegni e attrezzi utilizzati da Antonio Stradivari, il
più celebre dei liutai cremonesi, che nel 1930 -dopo alcuni
passaggi di proprietà- è stata donata alla città
di Cremona dal liutaio Giuseppe Fiorini. Una sezione del Museo è
poi dedicata alle moderna produzione liutaria che, ancora oggi,
perpetua l’antica tradizione classica cremonese.
Si
consiglia la partecipazione all’Audizione - mini concerto di ca.
15 minuti eseguito suonando uno degli antichi strumenti della
Collezione (Amati, Stradivari o Guarneri).
- Museo civico Ala Ponzone che comprende
la Pinacoteca*:
la Pinacoteca conserva pregevoli dipinti di scuola cremonese
e non solo, annovera infatti anche un Arcimboldo e un
Caravaggio.
- Museo archeologico*:
Mosaici, sculture, anfore e oggetti di vita quotidiana della Cremona
Romana sono esposti nella suggestiva cornice della dismessa chiesa
medievale di San Lorenzo, che accoglie materiali di scavo rinvenuti dal
XIX secolo fino ai nostri giorni (ritrovamenti di piazza Marconi) e che
vengono presentati secondo un allestimento in tre sezioni tematiche: lo
spazio pubblico, lo spazio privato e le necropoli. L'arco
cronologico dei circa 500 pezzi va dagli anni successivi alla
fondazione di Cremona (218 c.C.) fino al I sec. d.C.
- Chiesa di S. Sigismondo che si trova
a circa 1,5 Km dalla città: prezioso scrigno
di opere d'arte.
- Teatro Ponchielli*
(su prenotazione e previa disponibilità del teatro) è il
terzo teatro a essere costruito in Italia dopo il S. Carlo di Napoli e
il Regio di Torino. E’ stato ricostruito più volte in
seguito a danneggiamenti dovuti ad incendi accidentali.
- Bottega di un liutaio*:
ancora oggi in città si costruiscono pregiati strumenti
artigianali e alcuni liutai amano dare dimostrazione nella propria
bottega delle antiche tecniche di costruzione e dei materiali necessari
alla costruzione dei violini. Possibilità di assistere, al
termine della spiegazione, anche ad un mini concerto* con uno strumento ad arco (violino o violoncello).
- Tra piazze e vie alla ricerca dei monumenti dedicati ai musicisti e ai liutai attivi a Cremona: Monteverdi, Ponchielli, Lauro Rossi e Stradivari.
* I monumenti così contrassegnati
prevedono l'ingresso a pagamento
Crema
Novità: dal 13 Aprile 2014 il Duomo è tornato visitabile dopo oltre tre anni di chiusura per restauro.
Itinerario di mezza giornata
(2 o 3 h)
Santuario di S. Maria della Croce (esterno e interno
compatibilmente con le funzioni religiose); Mura Venete
e Porta Serio; ex Convento di S. Agostino (esterno e
interno con refettorio affrescato nel 1507 da Giovan
Pietro da Cemmo); Palazzo Terni de Gregory (esterno);
Piazza Duomo con i monumenti che si affacciano: Palazzo
Comunale (esterno), Torrazzo (esterno), Torre Pretoria
(esterno), Palazzo Pretorio (esterno), Palazzo Vescovile
(esterno), Chiesa di S. Bernardino (esterno e interno
compatibilmente con le funzioni religiose); Piazza Trento
e Trieste con i monumenti che vi si affacciano: Palazzo
Donati (esterno); Mercato austro-ungarico; ex Chiesa
di S. Domenico, attuale Teatro S. Domenico (esterno;
interno su prenotazione).
Itinerario di una giornata intera
(6h)
Mattina: Santuario di S. Maria della Croce (esterno
e interno compatibilmente con le funzioni religiose);
Mura venete e Porta Serio; Chiesa di S. Benedetto (esterno
e interno compatibilmente con le funzioni religiose);
ex Convento di S. Agostino (esterno e interno con refettorio
affrescato nel 1507 da Giovan Pietro da Cemmo); Museo
Civico di Crema e del Cremasco; Palazzo Terni de Gregory
(esterno); Palazzo Benzoni (esterno); Chiesa di S. Maria
Stella (aperta solo al mattino nei giorni feriali; esterno
e interno).
Pomeriggio: Piazza Duomo con i monumenti che si affacciano:
Palazzo Comunale (esterno), Torrazzo (esterno), Torre
Pretoria (esterno), Palazzo Pretorio (esterno), Palazzo
Vescovile (esterno), Chiesa di S. Bernardino (esterno
e interno compatibilmente con le funzioni religiose);
Piazza Trento e Trieste con i monumenti che si affacciano:
Palazzo Donati (esterno); Mercato del lino e dei grani; ex
Chiesa di S. Domenico, attuale Teatro S. Domenico (esterno);
Palazzo Vimercati-Sanseverino (esterno); Palazzo Pozzali
già Premoli (esterno); Santuario della Beata
Vergine delle Grazie (esterno e interno compatibilmente
con le funzioni religiose).
N.B. Questi percorsi di visita sono attuabili
anche in bicicletta, possibilità di noleggio bici elettriche presso F.lli Bossi 3482477715, info@bossifratelli.it
Riguardo ai monumenti non ci sono ingressi a pagamento.
Casalmaggiore
Piazza Garibaldi con i monumenti che si affacciano:
Palazzo Municipale, il Complesso dei Barnabiti con la
Biblioteca Mortara ed il caratteristico (ed unico) Museo
del Bijou, Duomo di Santo Stefano, Teatro e Torrione
rinascimentale.
Ingresso al Museo del Bijou: a
pagamento.
Territorio cremonese
e cremasco
Castelleone:
Santa Maria in Bressanoro, Chiesa parrocchiale dei Santi
Filippo e Giacomo, Santuario di Santa Maria della Misericordia
Immersa nel verde della campagna spicca
la Chiesa di S. Maria in Bressanoro (1460-1465), eretta
per volontà di Bianca Maria Visconti e del suo
confessore Beato Amedeo Menez de Sylva. Essa costituisce
una delle prime chiese a pianta centrale del rinascimento
lombardo e vanta un pregevole ciclo d'affreschi di fine
'400.
A seguire si possono visitare la parrocchiale dedicata
ai SS. Filippo e Giacomo (1517-1551) che, progettata
dall'architetto cremasco Agostino De Fondulis, conserva
all'interno un ricco patrimonio di dipinti, fra cui
un Cristo risorgente di Giulio Campi (1545) eil Santuario
di S. Maria della Misericordia (1513-1525), costruito
a ricordo delle quattro apparizioni della Madonna avvenute
nel maggio 1511.
Palazzo Pignano:
Antiquarium, Pieve di San Martino, Sito archeologico
Piccola località che vanta la
presenza di un importante sito archeologico costituito
dai resti di una sontuosa e monumentale villa romana
(sec. IV-V) e dell'annessa chiesa a pianta centrale
(sec. IV-V) detta "la Rotonda" centro di diffusione
del cristianesimo e della pratica battesimale nel territorio
cremasco. Il piccolo museo "Antiquarium" conserva
alcuni reperti del sito archeologico, un plastico e
numerosi pannelli didattici, validi strumenti di preparazione
alla visita del sito archeologico vero e proprio. Sui
resti della Rotonda si innalza la Pieve, importante
testimonianza architettonica del sec. XII.
N.B. la visita è preferibile in mattinata, in
quanto il sito archeologico non osserva apertura pomeridiana.
Non vi sono costi d'ingresso ai monumenti.
Pandino: Chiesa
di S. Marta, Castello di Pandino
A Pandino è visitabile un ben
conservato esempio di architettura castellana di epoca
viscontea. Il Castello fu costruito dopo il 1350 sulla
strada che porta da Milano a Crema, al di là
dell'Adda, forse per volontà della moglie di
Bernabò Visconti. Il castello non fu eretto con
finalità difensive bensì come luogo di
svaghi, per battute di caccia, banchetti, ricevimenti.
Il tipico impianto quadrilatero con torri angolari (ogni
lato misura m. 66) assunse da subito la funzione di
residenza signorile.
Di fronte al castello si trova la Chiesa di S. Marta,
originariamente cappella privata della residenza ducale;
conserva all'interno interessanti affreschi cinquecenteschi.
Ingresso al castello: a pagamento.
Soncino: Rocca sforzesca e casa stampatori
Soncino è un borgo di origine
medievale che assume particolare importanza sotto il
dominio del Ducato di Milano come baluardo contro l'avanzare
della Repubblica di Venezia. Il centro storico sorge
su un piccolo dosso e conserva ancora l'impianto urbanistico
medievale racchiuso dall'antica cerchia muraria. La
Rocca costruita per ordine del duca di Milano Galeazzo
Maria Sforza (1460-76) conserva ancora l'antico Rivellino,
merlature ghibelline e scale scoperte che permettono
di salire agli spalti, di percorrere i camminamenti,
di salire fin sulla sommità delle torri o scendere
nei misteriosi sotterranei in parte adibiti a prigione.
E' visitabile anche la Casa degli Stampatori, un edificio
quattrocentesco, che la tradizione identifica come la
sede di un'antica stamperia ebraica, dove saranno illustrati
gli antichi metodi di stampa mediante una dimostrazione
pratica grazie all'uso di un torchio in legno riproducente
quello del 1485.
N.B. ingresso a pagamento.
Poco distante dal borgo si può raggiungere la
chiesa di Santa Maria delle Grazie,
mausoleo della famiglia Stampa, marchesi di Soncino,
costruita all'inizio del 1500. All'interno affreschi
di Giulio Campi e dei fratelli Scanzi ornano pareti
e volte.
Pizzighettone:
Mura, Chiesa di S. Bassiano (se possibile), Torre del
Guado
Il piccolo borgo di Pizzighettone vanta
una quasi intatta cerchia muraria costruita in età
medievale e, poi adeguata -fra il XVI ed il XVII secolo-
per meglio fronteggiare le armi da fuoco.
Di antichissime origini anche la Chiesa di san Bassiano,
probabilmente edificata - come sembra confermare la
dedicazione al patrono di Lodi- dai lodigiani sfuggiti
nel 1158 alla distruzione della loro città e
rifugiatisi a Pizzighettone. All'interno dell'edificio
sacro si conservano pregevoli opere di Bernardino Campi
e della sua bottega.
Ulteriore significato storico riveste la Torre del Guado,
ove venne rinchiuso Francesco I, re di Francia, dal
27 febbraio al 18 maggio 1525 a seguito della sconfitta
subita da parte dell'imperatore Carlo V.
Ingresso alla cerchia muraria
di Pizzighettone: a pagamento.
Lodi e lodigiano
A Lodi per un
viaggio a ritroso nel tempo e negli stili
Le architetture della città di Lodi invitano
a riscoprire i diversi volti della città attraverso
un viaggio a ritroso nel tempo che dai nostri giorni
conduce agli antichi splendori medievali. A partire
dal Centro direzionale progettato negli
anni novanta del Novecento da Renzo Piano sull'area
un tempo occupata dallo stabilimento della Polenghi
Lombardo, si giunge ai complessi architettonici in stile
romanico (Cattedrale, Sant'Agnese
e San Lorenzo), gotico (Palazzo
Comunale e Chiesa di San Francesco)
e rinascimentale (Santuario dell'Incoronata),
senza trascurare il Barocco (San Filippo,
Santa Maria Maddalena).
Le strette vie del centro offrono suggestivi sguardi
sugli antichi palazzi, dove in facciata e nei cortili
spiccano ferri battuti e decorazioni in terracotta.
Lodi Vecchio…
le origini della città di Lodi e la basilica
di San Bassiano.
Nel cuore del verdeggiante territorio lodigiano spicca
il rosso dei laterizi della Basilica di San Bassiano,
con la caratteristica facciata a vento tipica delle
chiese gotiche lombarde. L'edificio costituisce l'emblema
della rinascita del nuovo aggregato urbano che nel corso
del XIII secolo lentamente tornò a insediarsi
sulle rovine della romana Laus Pompeia, dopo l'edificazione
dell'attuale Lodi. All'interno della Basilica si conservano
pregevoli cicli decorativi del XIV secolo e bassorilievi
che ricordano le antiche corporazioni medievali dei
bovari e dei calzolai, che contribuirono a finanziare
il rinnovamento della chiesa.
Andar per abbazie
nel lodigiano: la chiesa dei santi Pietro e Paolo di
Abbadia Cerreto
La semplicità e il rigore dell'architettura caratterizzano
questa abbazia fondata dai Benedettini nel 1085 e in
seguito passata ai Cistercensi (1139). La facciata,
quasi priva di finestre, è sottolineata da fregi
in terracotta che si stagliano su candidi sfondi. La
decorazione interna è stata avviata solo a partire
dal 1542 con la riforma promossa dall'abate Federico
Cesi.
Immersa nella silenziosa quiete della campagna, conserva
ancora tracce dell'adiacente complesso abbaziale ispirato
a quell'existens minimum cui faceva riferimento S. Bernardo.
Emozioni barocche:
Villa Litta a Orio Litta
Il maestoso edificio venne progettato
sul finire del XVII secolo dal celebre architetto Giovanni
Ruggeri come luogo di svago e delizia per la famiglia
Cavazzi della Somaglia. La pianta ad U che racchiude
il cortile d’onore, l'imponente scalone d'onore,
il salone delle feste, gli affreschi di soggetto mitologico
attribuiti a Pietro Maggi e alla sua scuola sono rivelatori
del grandioso stile barocco. Suggestiva è l’ampia
visuale sulla campagna offerta dai giardini terrazzati,
che un tempo scendevano fino al Po a raggiungere l’attracco
per le barche. All’interno delle antiche sale
è allestita una mostra permanente di antiquariato
comprendente una raccolta di dipinti e curiosità
di varie epoche storiche (fotografie, armi, giocattoli).
Ingresso a pagamento
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