L’itinerario si apre presso il santuario di Santa Maria delle Grazie
(sec. XVII), nel quale Gian Giacomo Barbelli (tra il 1639 -1943) ha
affrescato numerosi angeli intenti a suonare diversi strumenti
musicali.
Il percorso si snoda poi per il centro della
città alla ricerca di tracce e documenti storici pertinenti i
maggiori musicisti cremaschi (Francesco Cavalli, Stefano Pavesi, Vincenzo Petrali, Giovanni Bottesini). Nella chiesa di San Antonio
la tela ottocentesca di Antonio Majer mostra Santa Cecilia patrona dei
musicisti, mentre in piazza Trento e Trieste si ammira il teatro San Domenico,
ora sede anche del Civico Istituto Musicale Luigi Folcioni. Ospitato
all'interno dell'ex chiesa dei domenicani (1463 -1471), conserva
pregevoli affreschi sia nell’aula che nell’antico
refettorio (ora adibito a foyer) e suggestivi chiostri rinascimentali.
Percorrendo via Matteotti si incontra la chiesa di San Giovanni Decollato,
affrescata da Gian Giacomo Barbelli nel 1636 con scene dedicate
alla vita del Battista e dove nel Banchetto di Erode troviamo alcuni
suonatori di strumenti ad arco.
Sulla facciata del Palazzo Comunale
uno stemma ricorda invece Federico Cavalli, podestà e capitano
durante la dominazione veneziana, ma soprattutto mecenate e protettore
del celebre compositore Francesco Caletti Bruni (1602-1676), in arte
Francesco Cavalli, allievo di Monteverdi a Venezia e chiamato a Parigi
dal cardinal Mazzarino.
Sotto il vicino voltone del Palazzo Pretorio si trovano i monumenti celebrativi di due compositori e musicisti: Giuseppe Benzi (1820-1857), organista e maestro di cappella della cattedrale di Crema, e Stefano Pavesi (1779-1850), maestro di cappella a Crema e direttore del Teatro di corte di Vienna.
Non potrà mancare una sosta alla chiesa di San Bernardino degli Osservanti,
ora Auditorium Bruno Manenti, costruita a partire dall'inizio del XVI
secolo, e considerata la pinacoteca dell'arte cremasca, poichè
vi hanno lavorato tutti i maggiori artisti del territorio: Civerchio,
Pombioli, Barbelli, Lucini, Brunelli, Manini.
In via Civerchi, si possono ammirare invece gli esterni della casa natale del direttore d’orchestra, compositore e contrabbassista Giovanni Bottesini (1821-1889) e della casa in cui nacque Vincenzo Petrali (1830-1889) celebre organista e compositore.
Presso il Museo Civico di Crema e del Cremasco, la sezione dedicata alla musica conserva importanti testimonianze dell’attività di Giovanni Vailati
(1815-1889), virtuoso mandolinista non vedente che si distinse per la
lunga carriera di concertista internazionale. Nei chiostri vi sono
anche i busti dei musicisti Vincenzo Petrali, Giovanni Bottesini e un’epigrafe dedicata a Francesco Cavalli.
Una visita alla chiesa di San Benedetto, permette di apprezzare una pregevole testimonianza dell’arte organaria cremasca: l’organo realizzato da Giuseppe e Andrea Serassi nel 1759, utilizzato anche da Vincenzo Petrali (1830-1889) per esercitazioni e concerti.
A conclusione del percorso è possibile, su prenotazione, visitare la bottega di un maestro liutaio o di un costruttore d’organi, che ancora oggi perpetuano queste tradizioni, dedicandosi non solo alla costruzione ma anche al restauro di antichi strumenti.
LIUTAI
Roberto Collini www.colliniliutaio.com
Danilo Fiorentini www.associazioneali.it/soci/fiorentini-danilo-96.html
Vittorio Formaggia www.vittorioformaggia.com
Luca Pasquetto 0373 263023
ORGANARI
Inzoli cav. Pacifico e figli di Bonizzi F.lli www.inzoli-bonizzi.com
Fabbrica d’organi comm. Giovanni Tamburini di Saverio Anselmi Tamburini www.tamburini.org
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