Alla scoperta della località Tombe morte nei pressi di Genivolta, uno dei luoghi più particolari dal punto di vista naturalistico della provincia di Cremona: vi sono infatti imponenti opere idrauliche all'incrocio di numerosi corsi d'acqua. In poche centinaia di metri i canali per l'irrigazione si incrociano, corrono paralleli, si scambiano le acque, poi si separano e ognuno attraversa le campagne per conto proprio. La presenza esuberante dell’acqua ha favorito la crescita di un patrimonio arboreo variegato e lussureggiante, con ampi spazi erbosi di sottobosco protetti dai raggi del sole. Lo spettacolo visivo è completato da manufatti in mattoni, in pietra e in cemento, dalle poderose chiaviche mosse elettricamente, dai livelli, dalle vasche, dai salti, dalle soglie, dai ponti, dagli invasi e da tante soluzioni ingegneristiche che destano meraviglia e ammirazione.

NB. La visita è consigliata dal 25 aprile al 25 settembre periodo dell’irrigazione in territorio cremonese.

Il percorso ha inizio dal  Museo Civico di Crema e del Cremasco, dove si esamineranno il territorio e la presenza del fiume attraverso l’uso di alcune antiche mappe, proseguirà poi con la visita alla sezione di Archeologia fluviale, dove sono esposte 4 piroghe databili tra il III sec. d.C. e il XIII secolo.
A seguire si andrà a vedere il fiume e ad osservarlo da vicino passeggiando attraverso i percorsi pedonali ricavati lungo la massicciata (Km 2). Nel percorso vi sono anche alcune panchine per una gradevole sosta.

IL PARCO DELLA VALLE DEL SERIO MORTO: I DINTORNI DI CASCINA STELLA

In località Monticelli di Castelleone, alla scoperta della valle abbandonata dal fiume Serio oggi denominata parco del Serio morto, un’area interessante sia dal punto di vista naturalistico che paesaggistico. Alla vegetazione palustre osservabile nelle residue lanche fluviali, fa da sfondo la vegetazione boschiva delle scarpate. Nella tipica Cascina Stella è ospitato il museo dedicato al paesaggio padano: un viaggio lungo quasi due milioni di anni che porterà a conoscere l’evoluzione della pianura cremonese, dal periodo in cui ancora non esisteva sino ai nostri giorni.

In Cascina Ronchetto (comune di Motta Baluffi a 15km da Cremona), ai margini della Riserva Regionale Lanca di Gerola e a pochi metri dal Po,  le 70 vasche dell’acquario del Po, permetteranno di osservare da vicino i pesci del grande fiume quali la carpa, lo storione, l’anguilla ma anche conchiglie bivalvi, gamberi, tartarughe, rospi e pulci d’acqua. La valenza didattica ed informativa della visita permetterà di cogliere l’equilibrio ecologico ambientale raggiunto dal fiume Po. 
Il buon contesto paesaggistico in cui l’acquario è inserito permetterà anche di passeggiare all’aperto lungo il fiume ammirando scorci suggestivi e conoscendo quindi il paesaggio della golena coi suoi vecchi alvei abbandonati dal fiume (le lanche) e la sua vegetazione riparia. A meno di un chilometro dalla cascina percorrendo una comoda strada sterrata, si arriva ad esempio ad un ex-lago di cava, in collegamento con il fiume, dove è presente un pontile turistico per imbarcazioni.

N.B. La prenotazione per la visita all’acquario del Po è obbligatoria per scolaresche e gruppi. Ingresso all'acquario del Po a pagamento.

I bodri

A Stagno Lombardo in località Brancere (10km da Cremona) attraverso la visita a uno dei bodri (stagni fluviali) più grandi della provincia di Cremona: il Bodrio del Lazzaretto, si coglierà al meglio l’antico assetto della golena padana, un tempo tanto selvaggia e vasta quanto soggetta ai capricci del fiume. Passeggiando lungo l’argine maestro si apprezzerà un territorio come quello della Golena che connette tra di loro elementi di interesse produttivo (le cascine) oltre a quelli di interesse naturalistico.

Accesso libero.



Il Parco della Golena del Po

In località Lido Ariston Sales (10km da Cremona) passeggiando lungo il grande fiume e sull’argine maestro tramite l’osservazione diretta del territorio attorno, si potranno cogliere sia gli elementi di interesse produttivo agricolo (cascine) che gli elementi di interesse naturalistico, tipici e propri dell’ambiente fluviale del Po.

Accesso libero.